L'asparago veniva coltivato nell’Oltrepò mantovano già dai monaci del Polirone, come testimoniato dalla presenza di una “sparagiaia” rettangolare, di dimensioni considerevoli, in una mappa dell’Abbazia del XVI secolo.
L'asparago veniva coltivato nell’Oltrepò mantovano già dai monaci del Polirone, come testimoniato dalla presenza di una “sparagiaia” rettangolare, di dimenzioni considerevoli, in una mappa dell’Abbazia del XVI secolo. L’appezzamento era distinto dagli orti e questo indica l’importanza che l’asparago rivestiva per loro. La coltivazione è da sempre piuttosto difficile, il ciclo della pianta si divide in tre fasi: una di allevamento, per i primi due anni il raccolto è limitato per favorire un forte sviluppo vegetativo; una produttiva, dal terzo anno la produttività cresce, fino ad assestarsi attorno al quarto anno e rimanere costante fino al decimo circa; una descrescente, dal decimo anno la produttività decresce. L’asparago è povero di sodio, ha un alto contenuto di calcio, fosforo, magnesio, potassio e circa 25 calorie per 100 grammi.
Asparagi.
Logo della Comunità del cibo dell'asparago di San Benedetto Po.